Year Winners Place Nationality 1956 J. Lebrun/P. Harinkcouck La Baule, France French 1957 Paul Elvstrom/P. Poullain La Baule, France Danish 1958 Paul Elvstrom/P. Poullain La Baule, France Danish 1959 Marcel Buffet/P. Wolff Cork, Ireland French 1960 Marcel Buffet/P. Wolff La Baule, France French 1961 J. Cornu/D. Doufier Weymouth, England French 1962 Keith Paul/Bill Moakes La Baule, France British 1963 B. Price/C. Hough Larchmont, New York, USA Australian 1964 J. Parrington/C. Hough Cork, Ireland Australian 1965 D. Farrant/R. Farrant Tangier, Morocco British 1966 Jim Hardy/M. Whitnall Adelaide, South Australia, Australia Australian 1967 B. Moret/R. Morch La Baule, France French 1968 M. Toupel/F. Lanaverre Keil, Germany French 1969 Larry Marks/V. Deschamps Buenos Aires, Argentina British 1970 Larry Marks/V. Deschamps Plymouth, England British 1971 D. Farrant/R. Farrant Santa Cruz, California, USA British 1972 M. Loday/N. Fedorenko Helsinki, Finland French 1973 Peter White/J. Davies Hong Kong British 1974 Yves Pajot/Marc Pajot Marstrand, Sweden French 1975 John Loveday/Lewis Dann Hamilton, Bermuda British 1976 Peter Colclough/S. Jones Lake Macquarie, Australia British 1977 Peter Colclough/P. Brown La Rochelle, France British 1978 Peter Colclough/P. Brown Copenhagen, Denmark British 1979 Steve Taylor/David Penfield Durban, South Africa American 1980 Steve Benjamin/Tucker Edmundson Hayling Island, England American 1981 Ethan Bixby/Cam Lewis San Francisco, California, USA American 1982 Gary Knapp/Cam Lewis Cork, Ireland American 1983 T. Kyrwood/R. Crick Adelaide, South Australia, Australia Australian 1984 Dean Blatchford/T. Woods Gromitz, West Germany Australian 1985 G. Bruniges/G. Garniner Enoshima, Japan Australian 1986 Peter Colclough/H. Barnes La Rochelle, France British 1987 Krister Bergstrom/Olle Wenrup Helsinki, Finland Swedish 1988 Krister Bergstrom/Olle Wenrup Sydney, New South Wales, Australia Swedish 1989 Krister Bergstrom/P. Anders Hallberg Felixstowe, England Swedish 1990 Jørgen Schønherr/A. Kaempe Kingston, Ontario, Canada Danish 1991 Krister Bergstrom/P. Anders Hallberg Marstrand, Sweden Swedish 1992 Chris & Darren Nicholson Santa Cruz, California, USA Australian 1993 Ian Barker/Tim Hancock Travemunde, Germany British 1994 Chris & Darren Nicholson Durban, South Africa Australian 1995 Jeremy Robinson/Bill Masterman Mounts Bay, England British 1996 Paul Towers/Dan Johnson Townsville, Queensland, Australia British 1997 Mark Upton-Brown/Ian Mitchell Gilleleje, Denmark British 1998 Nick Trotman/Mike Mills Hyannis, Massachusetts, USA American 1999 Howard Hamlin/Mike Martin Quiberon, France American 2000 Krister Bergstrom/Thomas Moss Durban, South Africa Swedish 2001 Wolfgang Hunger/Holger Jess Cascais, Portugal German 2002 Chris & Darren Nicholson Fremantle, Western Australia Australian 2003 Wolfgang Hunger/Holger Jess Limhamn, Sweden German 2004 Morgan Larson/Trevor Baylis Santa Cruz, California, USA American 2005 Wolfgang Hunger/Holger Jess Warnemuende, Germany German 2006 Mark Upton-Brown/Ian Mitchell Hayling Island, England British 2007 Jan Saugmann/Morten RamsbaekI Adelaide, Australia Danish 2008 Ian Pinnel/Carl Gibbon Palermo, Italy British 2009 Mike Martin/Jeff Nelson San Francisco, USA American 2010 W.Hunger/J.Kleiner Aarhus, Danimarca German 2011 W.Hunger/J.Kleiner Hamilton Isl. Australia German 2012 Jan Saugmann/Martin Gorge La Rochelle, Francia Danish/German 2013 Claas Lehmann/Leon Oheme Kingston, Barbados German 2014 Mike Holt/Rob Woelfel Kiel, Germany American 2015 Mike Holt/Carl Smith Port Elizabeth, South Africa American |
CAMPIONI MONDIALI |
CAMPIONI EUROPEI |
Year Winners Place Nationality 1966 D. Farrant/R. Farrant Copenhagen, Denmark British 1969 D. Farrant/M. Fountain Dublin, Ireland British 1971 Christer Bath/Pelle Bath Copenhagen, Denmark Swedish 1973 N. Loday/N. Fedorenko Carnac, France French 1975 John Loveday/Leww Dann St. Moritz, Switzerland British 1976 Peter Colclough/P. Brown Hayling Island, England British 1979 J. Bojsen-Moller/J. Bojsen-Moller Kiel, Germany Danish 1981 K-E. Nilsson/A. Aven Lake Garda, Italy Swedish 1983 K-E. Nilsson/J. Calvert Karlskrona, Sweden Swedish 1985 Peter Colclough/Harold Barnes Mounts Bay, England British 1988 Krister Bergstrom/P. Anders Hallberg Geneva, Switzerland Swedish 1990 J. Schonherr/A. Kaempe Quiberon, France Danish 1992 Ian Pinnell/M. Darling Hellerup, Denmark British 1994 J. Schonherr/A. Kaempe Medemblik, Holland Danish 1996 M. Bohren/R. Fischer Lake Silvaplana, Switzerland Swiss 1998 Jeremy Robinson/Bill Masterman Damp, Germany British 2000 Ian Pinnell/Nick Powell Abersoch, Wales, Great Britain British 2002 Krister Bergstrom/Thomas Moss Riva del Garda, Italy Swedish 2004 Wolfgang Hunger/Holger Jess Pula, Croatia German 2007 J. Bojsen-Moller/J. Bojsen-Moller Sopot, Poland Danish 2008 Jens Findel/Johannes Tennel Palermo,Italy German 2009 W.Hunger/J.Kleiner Kiel, Germany German 2011 Schumacker/ Jess Malcesine, Italiy German 2013 Jorgen& Jacob Bojsen-Moller Medenblick, Holand Danish 2014 Schumacker/ Jess Varberg, Sweden German |
arrivata 26ma al Mondiale 2006 ha più di 25 anni ed è ancora competitiva |
Jim Berry ancora competitivo a più di 70 anni |
Il 505 è nato nel 1954 grazie alla matita di John Westell, che adattò il progetto del Coronet (una deriva di 18 piedi e 16 m2 di vela) alle specifiche richieste dell’associazione francese di Caneton. La diffusione di questa deriva fu fulminea, tanto che l’anno successivo diventò classe internazionale e nel 1956 si svolsero già i primi campionati mondiali. La barca disegnata da John Westell rivoluzionò il mondo delle derive in modo permanente, creando gli standard costruttivi e progettuali di tutte le derive nate successivamente. Il 505 fu infatti la prima barca munita di cassoni stagni laterali, i quali permettevano di imbarcare pochissima acqua durante e dopo una scuffia, alzando in modo significativo il livello di sicurezza delle derive e consentendo agli equipaggi di riprendere la navigazione senza perdere ulteriore tempo. Inoltre sfoggiava nel 1954 le prime terrazze utilizzate per aumentare la coppia raddrizzante esercitata dall’equipaggio. L’opera morta infatti registra un larghezza, folle per l’epoca, di ben 1,89 metri, mentre la larghezza dell’opera viva era solamente di 1,55 metri. La barca è caratterizzata da forme potenti che abbinate alla importante superficie velica le consentono di planare facilmente di bolina con venti medio leggeri. La superficie velica è di circa 16m2 caratterizzata da una grande randa ed un fiocco di medie dimensioni, John Westell andò quindi in direzione opposta al FD (nato 2 anni prima) che invece sfoggiava un genova enorme ed una randa piccola. Nel 2002 le dimensioni dello spinnaker furono aumentate a 26m2, consentendo prestazioni estasianti anche nelle andature portanti e modificando interamente la tattica di regata in tale andature. Infatti gli equipaggi, grazie alla potenza generata dallo spi, possono scegliere se andare dritti in boa come un laser o bordeggiare veloci come uno skiff. Il 505 non ha regole di stazza rigide e perciò permette l’evoluzione della barca entro i parametri di stazza, senza però diventare così un deriva da sviluppo come i 14piedi australiani. Le vele possono essere di Kevlar ed il materiale di costruzione degli scafi ed appendici è libero. Gli scafi ormai, dopo 50 anni d’evoluzione, sono ormai standardizzati ed è difficile dire quale cantiere produca gli scafi più veloci. La coperta può essere allestita come si desidera, in tale modo è quindi possibile personalizzare la propria barca, ottimizzandola seguendo il proprio gusto. Questo fa sì che il 505 possa divenire una barca estremamente tecnica, piena di regolazioni, oppure molto semplice. Gli australiani erano coloro che preferivano barche semplici, grazie alle condizioni di vento sempre molto generose del loro continente e per anni hanno ottenuto grandi risultati con tali barche. Oggi giorno si è visto che, per poter controllare la barca in tutte le condizioni, è preferibile un controllo accurato della velatura e degli equilibri, quindi le barche moderne sono in grado di controllare la flessione ed inclinazione dell’albero in navigazione, adattando il piano velico alle minime variazioni d'intensità del vento. Questo fa sì che la barca possa essere condotta in tutta sicurezza con vento da 2 nodi a ben oltre 35 nodi senza dover rientrare a terra per modificare la centratura. Poche barche possono vantare come il 505 un utilizzo in una gamma di condizioni di vento e di mare così ampio. Ma dopo tutto è la docilità al timone e l’eleganza con cui si muove sull’acqua e sull’onda che stupiscono chiunque si avvicini al 505. Ad oggi non conosco nessuno che sia sceso da un 505 senza rimanerne colpito ed ammaliato. Quindi, perché il 505 ha avuto cosi poco successo? Il 505 ha tutt’ora un incredibile successo, ad ogni mondiale sono presenti oltre 150 equipaggi da tutto il mondo ed il numero di nuovi partecipanti è in aumento. Il 505 ha avuto poco successo in Italia, in quanto non essendo deriva olimpica non poteva ottenere l’appoggio delle istituzioni, inoltre essendo una barca potente e molto tecnica non era utilizzabile come barca da iniziazione per altre derive. Il 505 sta ora crescendo in Italia, proprio perché attira coloro che per vari motivi non possono o non vogliono correre con derive olimpiche, che desiderano una barca che dia emozioni e che possa essere condotta da equipaggi con caratteristiche fisiche diverse. Il 505 può essere vincente nelle mani di un equipaggio femminile come in quelle maschili, le donne infatti regatano alla pari e combattono per il podio con i migliori equipaggi misti e maschili. Queste caratteristiche non esistono purtroppo in barche come il 470 e FD che richiedono caratteristiche fisiche ben precise per poter emergere. Certamente anche per il 505 esiste un peso ideale che si aggira intorno ai 150-160 kg prediligendo prodieri pesanti e timonieri leggeri. |
Chi si avvicina oggi per la prima volta ad una regata di 505 si accorge che l’ambiente è particolare: è estremamente amichevole sia prima che dopo la regata, dove i partecipanti si aiutano l’uno con l’altro per ottimizzare le barche e dove i giusti consigli vengono dati senza remore. L'ambiente rimane tuttavia estremamente competitivo ma corretto sul campo di regata, dove nessuno regala nulla a nessuno, ma allo stesso tempo dove il fair play regna assoluto e le proteste fra partecipanti sono rare. Il livello tecnico ed agonistico è elevatissimo. il 505 vi offre l'opportunità di misurarvi con campioni olimpici sullo stesso campo di regata, e la possibilità di spingervi oltre i vostri limiti, affrontando un percorso volutamente lungo ben oltre i canoni moderni, proprio per farsì che la bravura stessa dei partecipati sgrani la flotta, che normalmete è costituita da più di cento imbarcazioni. I nomi di chi ha vinto mondiali di 505 sono tutt’ora nomi ben conosciuti nel mondo della vela del passato e del presente. Paul ELVSTROM ne parla sempre come la sua deriva preferita, Andrè Cornù correva in 505 quando decise di disegnare una deriva meno impegnativa ed adatta ad equipaggi leggeri, ovvero il 470. L’età dei partecipanti ad un mondiale va da 16 anni a oltre 70 anni, infatti non è la prestanza fisica che è fondamentale, ma l'esperienza ed il saper andare in barca. Si trovano persone provenienti da tutti i ceti sociali, da colui che è costretto a dormire in tenda or in macchina per risparmiare, a colui che è armatore di maxi da oltre 80 piedi o armatore di tp52. Ma alla sera, dopo la regata, si riuniscono insieme con un buon boccale di birra in mano. Andare e correre in 505 è un Hobby, non una professione. |
I nomi di molti velisti che hanno partecipato e/o vinto ad un Campionato Mondiale di 505 sono tutt'ora considerati come massimi rappresentanti del mondo della vela ed hanno scritto e continuano a scrivere pagine importanti nella storia della vela mondiale |